Tessuti

1973-1980

La ricerca espressiva dell’artista prosegue nel plasmare e nel tradurre la usa esperienza percettiva del reale, la quale passa sempre attraverso una fase di razionalizzazione e di ordinamento.
In questa serie di lavori in ceramica è l’intreccio del tessuto, con i suoi fili di trama e di ordito, che suggerirà più tardi all’artista di assumere questa rete di linee ortogonali per le sue opere pittoriche.
In “Tessuti” vengono usati i seguenti materiali: la terra liquida, il tessuto, le piastre in terracotta. Secondo L’Acqua esiste uno stretto rapporto tra tessuto e ceramica, poiché i due materiali possiedono in comune alcune caratteristiche, come la manipolabilità e la possibilità di assorbire un liquido. Il tessuto è stato quindi immerso dall’autore nella terra liquida, lasciandolo assorbire quella parte massima necessaria per la lavorazione e divenendo così un nuovo corpo fatto di terra e tessuto, per poi soffiarvi aria compressa in modo da eliminare tutte le eccedenze di terra assorbita e far riemergere la griglia tessile. Questo nuovo ‘corpo’ ha permesso tutta una serie di azioni che la fisicità del tessuto consente e che gli è tipica come l’appendere, l’addobbare, il lacerare, il ricucire, l’annodare e il tendere. Per rendere la tramatura più resistente, il tessuto è stato infine ricoperto con la ‘cristallina’, che in cottura diventa materiale vitreo saldando il tessuto alla piastra. Quest’ultima non è stata considerata da L’Acqua solo come supporto per le sue azioni, usandone la superficie, gli spigoli e i lati, ma è un elemento fondamentale che diviene soggetto in opere come “Segno/Materia”, dove la piastra in terracotta viene usata sia come ‘pagina’ su cui imprimere la trama del tessuto che come supporto per la ‘matrice’; e “Cancellare”, dove essa diventa ‘lavagna’ per proiettare lo schema del tessuto, il quale viene in parte cancellato da quel medesimo corpo nuovo. In “Cancellare” del ’79 L’Acqua esprime il concetto di tempo in due diversi modi: il primo determinato da una divisione dello spazio mediante una rete che ne rappresenta l’appropriazione mentale; l’altro dal gesto, che è verifica soggettiva e concreta di uno spazio vissuto. Infine nel lavoro “Texture”, formato da nove piastre in terracotta su cui sono state disposte le lettere che formano la parola “texture” (ottenute dalla fibra tessile) vengono ‘illustrati’ tutti gli elementi che il termine letteralmente significa, e cioè tessuto, intreccio, trama, superficie, composizione, forma.