Strutture Asimmetriche

1992-2000

Una pittura sempre molto materica e una maestria coloristica sono alla base delle recenti opere di L’Acqua, le “Strutture Asimmetriche”. La tela è diventata ora uno schermo su cui proiettare incroci di linee, angoli tangenti, percorsi geometrici che in parte vengono definiti per poi lasciarli dissolvere nella cromia/fondo dominante. Il concetto di tempo è nuovamente presente in due dimensioni, poiché le strutture sembrano richiamare sia a una costruzione già ben definita che ancora in via di elaborazione: tracce d completezza e di incompiutezza convivono dunque nella stessa composizione espressiva. Tali condizioni sono presenti anche nei nostri processi mentali in cui progettiamo la definizione/conclusione di alcune idee che si trovano ancora allo stato nascente. Le “Strutture asimmetriche” possono essere dunque lette come metafore dei nostri pensieri e del loro evolversi, i quali cercano delle linee di trasformazione e di conduzione tra il proprio immaginario e il reale. Una pittura instabile e pulsante , quella di L’Acqua, che si insinua nei sentieri vitali e che ci conferma fino ad oggi come la sua ricerca espressiva attraversi sempre dei nodi principali: i concetti di tempo e di spazio, di frammentazione e di composizione. Esperienze che recentemente l’artista ha voluto sperimentare anche sul vetro.